Locandina evento “I bambini del ’35”
- La scuola che vorremmo (2014 – in corso)
Con una sezione della scuola secondaria di primo grado di Torino, Croce – scuola di frontiera in cui gli immigrati costituiscono la maggioranza dei ragazzi iscritti – sperimentiamo la validità del lavoro in piccoli gruppi eterogenei per verificare la loro utilità rispetto all’apprendimento di competenze culturali e sociali. Il progetto tenta di coinvolgere anche le famiglie.
- Sul filo della memoria (2014)
In collaborazione con una classe terza della scuola media di Gassino (TO), il progetto consiste in una raccolta di interviste e ricordi dei genitori e nonni dei ragazzi, dal dopoguerra agli anni di piombo. Sullo stesso tema la Fondazione ha pubblicato I bambini del ’35, Blu carta da zucchero, Io ti racconto, frutto anch’essi di progetti realizzati con classi di scuole secondarie di primo grado
- Cosa leggono i ragazzi (2010 – 2013)
Inchiesta sulle letture giovanili promossa dall’Istituto di Medicina dello Sport tra gli alunni di I Media del Comune di Torino
La ricerca è stata progettata, voluta, seguita e documentata da due pediatri torinesi, Piero Bini e Giovanni Giaretto, che in corso d’opera hanno chiesto la collaborazione di altre agenzie educative, tra cui la Fondazione Colonnetti
- Tra cibo e parole: il linguaggio come nutrimento (2010 – 2011)
Questo progetto si concentra essenzialmente su due aspetti tra loro molto legati: osservazione e prevenzione. L’obiettivo è quello di esplorare attraverso il linguaggio la percezione che i ragazzi hanno del cibo e del nutrirsi in generale. La metodologia che accomuna le proposte per ogni ordine di scuola è quella del laboratorio di scrittura.
A partire dall’analisi dei testi prodotti dalle diverse scuole è stata realizzata una pubblicazione finale come strumento di formazione e approfondimento sul tema del cibo e dei disagi ad esso legati. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Piemonte (Settore tutela e prevenzione della salute)
- Parole Smagliate (2009)
Il progetto teatrale, che coniuga Arte e Salute, ha iniziato il suo cammino itinerante con l’obiettivo di coinvolgere quante più strutture sanitarie, artistiche e culturali interessate all’incontro attivo tra dispositivo artistico e qualità della salute.
Nel 2009 è stato allestito un reading teatrale tratto dalle narrazioni di un gruppo di pazienti in cura oncologica. Dallo spettacolo è stato tratto un CD, dal titolo “Parole Smagliate”, da cui il gruppo ha poi preso il nome.
Nel 2010 è stato allestito un altro spettacolo, a partire da una selezione di testi di Roberto Fabbrini, dal titolo Se cammini distratto nella nebbia…. L’autore, malato di SLA, ha trovato tramite la scrittura il suo personale riscatto dalla sofferenza, celebrando con le sue composizioni un amore incondizionato per la vita